D. Off Porto d’arte – 7 Luglio 2025, ore 18:30

Vecchia Pescheria, Marano Lagunare (UD)

Compagnia ResExtensa – DALET

Creazione e interpretazione Giorgia Giannini e Andrea Tenerini
Supervisione e direzione artistica Elisa Barucchieri e Giulia Maffei
Produzione Centro di Produzione Nazionale della Danza ResExtensa / Porta d’Oriente

“Dalet” è un progetto di danza contemporanea che intreccia l’essenza primordiale della Terra con l’esplorazione degli archetipi ancestrali dell’essere umano. Partendo dalla quarta lettera dell’alfabeto ebraico, Dalet, simbolo di solidità e realizzazione concreta, la performance si immerge nella potenza dell’elemento Terra, evocando la sua natura plastica e creativa, insieme al suo carattere materno. La coreografia si articola in una serie di quadri in cui i danzatori incarnano figure archetipiche universali. Ogni archetipo è reso vivo attraverso un linguaggio corporeo che richiama simboli profondi e immagini primordiali, manifestando un dialogo costante tra corpo e spazio.
“Dalet” non solo esplora il potere della Terra e i suoi legami con l’identità collettiva, ma celebra anche il ciclo inarrestabile di nascita e distruzione, incarnando l’evoluzione continua degli archetipi attraverso il tempo e lo spazio. In questo modo, lo spettacolo si configura come un viaggio emozionante e riflessivo, dove la danza diventa un potente strumento di connessione tra il passato e il presente.

Compagnia degli Istanti – SOLO IN

Ideazione e movimenti coreografici Roberto Lori
Interprete Roberto Lori
Musiche originali Andrea Alessi
Disegno luci Gabriele Termine
Produzione Compagnia degli Istanti

Solo_ in è un lavoro coreografico in divenire, un primo studio personale, un viaggio interiore che inizia dal gesto, gesto che riflette uno stato d’animo influenzato dalla quotidianità ricca di contraddizioni, ma con una pienezza d’amore da travolgere le vite più prossime, con una  forza capace di andare oltre ogni limite definito spostandolo, di volta in volta,  fino a farlo scomparire. Traditi dagli occhi che in realtà non sempre sanno vedere, ci si affida all’istinto, capace di cogliere il bello e il brutto rendendoli importanti per un tempo definito o indefinito. È un viaggio ancora non scritto, non maturo, da percorrere e far crescere.